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Archive for 5 dicembre 2007

 

Avevamo già consigliato una lettura “forte” con Marguerite Yourcenar ed il suo “Memoires d’Hadrian”. Suggeriamo ora il libro di Chelli che esaminia spietatamente il “generone romano”, piccolo gretto, arrivista e grigio. E’ una realtà cruda, fosca dove – liberi dal padre – i tre figli vanno verso l’autodistruzione. La trama del libro è scarna, ma già rivela la grettezza e la pochezza degli eredi. (Dal libro fu tratto l’omonimo film con Gigi Proietti e musiche di Morricone)
Nella Roma del primo Novecento il fornaio Ferramonti , deluso dai figli Pippo , Mario e Teta sempre in lotta tra di loro, chiude l’attività e lascia loro solo poche briciole. Con i soldi lasciatigli, Mario fa il puttaniere e gioca in borsa; Teta sposa un funzionario statale della Roma Umbertina; Pippo apre una ferramenta e sposa la figlia del proprietario, Irene . Ma Irene è un’arrampicatrice sociale: inganna Pippo solo per arrivare a Mario e quindi al vecchio Ferramonti. Riuscirà ad entrare nelle sue grazie, rendendo nel frattempo Pippo un alcoolizzato e Mario un suicida, tanto da farsi nominare erede universale, ma il marito politicante di Teta la lascerà in braghe di tela. (altro…)

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