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Archive for 12 dicembre 2007

E perchè non così ?

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Sarebbe una idea! C’è la  “S”, l’Arcobaleno e… noi.

O vi fà schifo ?

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Foto Università di Cagliari«Siamo degli studenti universitari che studiano in varie facoltà dell’Università di Cagliari e che si oppongono al progetto del rettore di aumentare le tasse universitarie attraverso il nuovo regolamento tasse. Il nostro obbiettivo NON E’ quello di modificare o emendare il nuovo regolamento, noi pensiamo che gli studenti pagano abbastanza e che nessun servizio aggiuntivo possa giustificare un aumento dei costi per l’accesso allo studio». E’ quasi la “ragione sociale” del sito aperto dagli studenti universitari all’insegna del “Mistretta non ti pago”. L’occasione è data dalla intenzione del Rettore (fuori corso come lo chiamano i ragazzi per la sua lunghissima permanenza sul massimo scranno universitario) di far pagare agli studenti il “buco” di 4 milioni nelle casse della Università cagliaritana. Esaustive le ragioni degli studenti espresse nel documentato volantino fatto circolare sin dall’inizio della protesta. La forte ingiustizia della proposta rettorale faceva partire gli aumenti da redditi ridicoli di 20.000 euro che avrebbero tagliato le gambe alla maggioranza delle famiglie in un’Isola in cui l’ordine del giorno pare sia “tagliare i posti di lavoro”. Evidentemente chi gode di laute prebende ed accumula debiti di gestione non può essere sensibile alla crisi che investe la Sardegna, all’aumento della povertà, al dramma dell’espulsione dal lavoro. Colpire i redditi da 20.000 euro, o anche da 30.000 ( equivalente netto di 2 lavoratori in famiglia) è un colpo alla istruzione diffusa. E’ un’operazione che taglia fuori dal mondo universitario una quantità enorme di giovani ritornando ad una istruzione riservata alle classi più abbienti. Il colpo di mano del Rettore (evidentemente traumatizzato dall’ardire dei “pezzenti” che gli invadevano gli uffici) di proporre la soglia dei trentamila euro non può accontentare i ragazzi e nemmeno questa Federazione. Sia la fiscalità generale a ricoprire il vuoto e sia chi di dovere a trovarne le cause. Ma non si può “ghettizzare” culturalmente tutta una generazione perché , per esempio, il signor Montezemolo odia che vengano tassate le rendite. Se la confisca di una parte del “maltolto” di uno solo dei «furbetti del quartierino» potrà far aprire oltre sette mila asili, ebbene allora becchiamoli tutti e facciamo studiare i poveri. E, se del caso, espelliamo gli amministratori che accumulano debiti e cacciamo quelli che i debiti vogliono farli pagare alla povera gente.

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